Il disturbo del volume aumentato automaticamente quando si mandano in onda spot pubblicitari di qualunque genere – dai prodotti industriali ai trailer della futura programmazione – è una vera aggressione della sfera privata e riguarda tutti gli utenti, ma colpisce soprattutto quelli più fragili (ad esempio chi è affetto da acufeni o gli psicolabili) oltre a bambini e anziani che davanti alla tv trascorrono molto tempo, ma anche famiglie che, a tavola per pranzare, sono costrette ad alzare e ad abbassare continuamente il volume.

È necessaria una legge che imponga alle tv (soprattutto a quella pubblica) di mantenere costante il volume delle emissioni e che vieti categoricamente l’aumento dello stesso durante le pubblicità, con pesanti sanzioni per chi la infranga. Nei televisori più recenti esiste un dispositivo che teoricamente consente di mantenere automaticamente il volume a un determinato livello, ma per motivi sconosciuti non funziona o non lo fa adeguatamente, rendendo di fatto inutile questa opzione. È quindi necessario intervenire per mettere fine a questo malcostume e a questa aggressione della sfera privata da parte delle reti televisive, attuata in complicità con le aziende industriali.