
Serve una legge per i diritti degli omosessuali contro le discriminazioni: sì a matrimoni e adozioni
Il governo restituisca i diritti e la dignità alla comunità LGBTQIA+, sì al matrimonio egualitario, sì all'adozione, a una maggior tutela contro le discriminazioni. La famiglia è diritto, rispetto e amore al di là del corpo
Nel 2025 in Italia, ancora nessuna legge a tutela dei diritti della comunità LGBTQIA+. I diritti e le tutele garantite sono meno rispetto alla maggior parte dei paesi europei. Sono 23 le nazioni che autorizzano l’adozione da parte di coppie dello stesso sesso e 20 nazioni, di cui 14 europei, dove il matrimonio è riconosciuto.
Di cosa si sta preoccupando realmente il governo Italiano? Per quale motivo i diritti non possono essere uguali per tutti gli esseri umani, al di là del corpo che si possiede? La comunità LGBTQIA+ ha DIRITTO di avere una famiglia fondata nel rispetto, dignità e amore come qualsiasi persona. Ha DIRITTO quindi all’adozione coparentale (si tratta di quei casi in cui la madre/padre sociale, ossia non biologica/o, adotta il figlio della/del compagna/o, madre/padre biologica/o); di contrarre il matrimonio in tutti i suoi effetti; parità di accesso alle tecniche di procreazione assistita PMA che oggi è ancora consentita solo alle coppie formate da eterosessuali; accesso al metodo ROPA (ad oggi non è possibile sottoporsi a questo trattamento in Italia e molte famiglie -che se lo possono permettere economicamente- si devono rivolgere all’estero, come anche nel caso della maternità surrogata ancora vietata).
Ricordiamo al governo italiano di non accantonare la Legge Zan approvata dalla Camera, anzi, invitiamo a introdurre chiaramente nuove leggi a favore di tutti gli individui della comunità LGBTQIA+ e non, al fine di agevolare la creazione delle famiglie a 360° in totale parità e rispetto.