Introduciamo l’esenzione per le spese veterinarie per le fasce più deboli
Chiediamo di introdurre cure veterinarie gratuite per i cittadini padroni di animali domestici con un reddito Isee inferiore ai 15mila euro e per i cittadini in prima linea in difesa degli animali più sfortunati
La recente riforma dell’art. 9 della costituzione, avvenuta con legge costituzionale nr. 1 dell’11/02/2022 al secondo comma cita: “Gli animali sono esseri senzienti e la Repubblica ne promuove e garantisce la vita, la salute e un’esistenza compatibile con le proprie caratteristiche etologiche”.
Per questo al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale, chiediamo di sancire il diritto alla dignità di esseri viventi ed il rispetto delle loro esigenze fisiologiche ed etologiche, condannando fermamente ogni tipo di maltrattamento, compreso l’abbandono alimentato ancora di più in questi ultimi anni dall’acuirsi della crisi economica post pandemica. Si rendono quindi necessarie, sia la presenza di strutture pubbliche atte a mitigare il grave fenomeno del randagismo, sia cure veterinarie gratuite sotto forma di bonus o rimborso spese per i cittadini padroni di animali domestici che abbiano un reddito Isee inferiore ai 15 mila euro.
Particolare attenzione va da a coloro che hanno adottato presso un centro di recupero (canili, gattili), ai titolari di pensione sociale, alle associazioni no profit impegnate in progetti di “pet care” certificati presso ospedali, case famiglie protette, ai singoli cittadini volontari in prima linea in difesa degli animali più sfortunati, che pur ricadendo nella giurisdizione comunale vengono totalmente ignorati dalle cure di cui hanno bisogno.
Serve un aiuto non indifferente destinato a tante famiglie che hanno difficoltà ad affrontare i costi (spesso molto elevati) di farmaci e cure dei loro amici a quattro zampe che diventano spesso compagni di vita per persone e famiglie, quasi come ne fossero membri a tutti gli effetti.
Attualmente il bonus animali domestici introdotto nella legge di bilancio del 2024 da approvare entro fine marzo per le modalità di erogazione e ripartizione dei fondi stanziati, copre la solo fascia di età degli over 65 anni con un reddito inferiore 16.215. Per coloro che non rientrano nella fascia di età è prevista una detrazione del 19% per le cure veterinarie in dichiarazione dei redditi. La detrazione massima che spetta in questo ultimo caso per chi ha sostenuto costi pari o superiori a 550 euro è di 80 euro l’anno. Rimangono esclusi i contribuenti che non abbiano percepito redditi tassabili ai fini iperf (disoccupati, inoccupati, possessori di partita iva forfettaria..).
La petizione è rivolta al ministro della Salute, al ministro dell’Ambiente, ai capogruppo parlamentari dei due rami di Parlamento.