Chiediamo di unire o accorpare i comuni con meno di 5000 abitanti
Chiediamo l'unione o l'accorpamento dei comuni sotto i 5000 abitanti. Questa misura consentirebbe di ridurre i costi di gestione, migliorare i servizi e favorire lo sviluppo dei territori.
Piccoli paesi circondati da altri piccoli paesi. Ognuno di questi ha il suo sindaco, la sua giunta, i suoi uffici e i suoi costi. Questa frammentazione amministrativa non solo rende più difficile la gestione del territorio, ma comporta anche un aumento dei costi per le casse comunali. Secondo l’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica), in Italia ci sono oltre 5700 comuni con meno di 5000 abitanti. Se questi fossero accorpati con altri si potrebbe ottenere una riduzione significativa dei costi amministrativi e una maggiore efficienza nella gestione del territorio. Chiediamo quindi che venga presa in considerazione l’idea di accorpare i comuni con meno di 5000 abitanti per migliorare la qualità della vita dei cittadini e ridurre gli sprechi.
Riteniamo che tale misura sia necessaria per garantire un’efficace amministrazione dei comuni, un miglioramento dei servizi offerti ai cittadini e un risparmio di risorse pubbliche.
In particolare, l’unione o l’accorpamento dei comuni consentirebbe di:
– Ridurre i costi di gestione, ottimizzando le risorse umane e materiali.
– Migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini, grazie a una maggiore specializzazione e competenza degli operatori.
– Favorire lo sviluppo economico e sociale dei territori, creando economie di scala e rafforzando la coesione sociale.
Siamo consapevoli che l’unione o l’accorpamento dei comuni può comportare anche delle criticità, come la perdita di identità e autonomia dei piccoli comuni. Tuttavia, riteniamo che i benefici di tale misura siano superiori agli eventuali svantaggi.
Pertanto, chiediamo ai Signori Parlamentari di impegnarsi a sostenere l’unione o l’accorpamento dei comuni sotto i 5000 abitanti.