Articolo 53 della Costituzione: progressività del sistema fiscale!
Destinatari
Governo italiano, Parlamento italiano, Cittadini italiani
Scala
Nazionale

Articolo 53 della Costituzione: progressività del sistema fiscale!

Petizione lanciata da
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Pietro Tarantino
Pubblicata il 04/10/23

Il nostro sistema fiscale è profondamente iniquo e tradisce i dettami dell'articolo 53 della Costituzione, in cui si parla espressamente di "progressività". Puntiamo ad avere il cumulo fiscale di tutti i redditi in un'unica imposta diretta progressiva con aliquote dall'1% al 100%.

Il nostro sistema fiscale è profondamente iniquo e incostituzionale: l’art 53 Cost. infatti espressamente afferma che “tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacita’ contributiva. Il sistema tributario e’ informato a criteri di progressivita’”. A causa delle riforme liberiste promosse nel mondo occidentale dalla coppia Reagan-Thatcher negli anni 80, tutti i Paesi occidentali hanno progressivamente abbandonato la progressività fiscale piena in tre mosse: – abbassando le aliquote fiscale “alte”, appiattendole sul ceto medio – aumentando e rafforzando le imposte indirette (che sono piatte e colpiscono indifferentemente tutti allo stesso modo, come nel caso di IVA e accise) – passando dal sistema fiscale unico al sistema duale, nel quale i redditi di impresa e le rendite vengono tassate separamente. Queste tre mosse hanno di fatto diminuito le imposte ai ricchi, favorito le rendite, allargato la forbice tra ricchi e le “masse”, spostato il gran parte del carico fiscale sulle aliquote centrali del ceto medio. Il tutto insieme ad una mole incredibile di privatizzazioni che ha di fatto tolto la possibilità allo Stato di fare impresa e controllare i principali assets strategici (incassando il denaro utile per finanziare spesa, investimenti, pensioni, sanità, scuola e politiche sociali). Oggi sentiamo spesso dire che da un lato l’Italia è schiacciata dal suo enorme debito pubblico e dall’altro che “i soldi non bastano”. Bene, i soldi ci sono: basta andarli a prendere lì dove sono. Oltre alle nazionalizzazioni, è fondamentale convogliare l’opinione pubblica sul ritorno ad un sistema fiscale unico, che cumuli tutti i redditi percepiti dal singolo soggetto in Italia, basato su un’unica imposta (Nuova IRPEF) con aliquote progressive dall’1% al 100%, fissando un “tetto” al reddito che ciascuno di noi possa avere tra lavoro, capitale, rendita finanziaria (dietro ad una società, una multinazionale ci sono sempre “persone” ed esse vanno tassate in quanto tali, riducendo il concetto “elusivo” di persona giuridica). Ovviamente ci sarebbe la CANCELLAZIONE di tutte le imposte indirette esistenti, comprese IVA e Accise. Ad esempio, se si decidesse di fissare il tetto di reddito a 300.000 euro, la nuova IRPEF verrebbe “tarata” con aliquote dall’1% al 100%, in modo tale che il reddito marginale di 1 euro oltre 300.000 euro fosse assorbito al 100% dallo Stato. Le tasse sono “bellissime” perchè onorano la Costituzione e realizzano la democrazia.

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